mercoledì, ottobre 12, 2011

Londra Babilonia

Oggi voglio consigliarvi un libro, che ho letto recentemente e che credo possa essere interessante da conoscere..
Si chiama _ Londra Babilonia_ ed e' scritto da Enrico Franceschini, corrispondente della Repubblica da Londra. Lascio parlare il navigato giornalista, che ha messo per iscritto in una concisa e molto piacevole analisi del quotidiano vissuto da tutti quelli che abitano la capitale inglese.


Franceschini inizia il suo libro confessando che, Londra non l'ha conquistato da subito, la sua bellezza, dice, non ti prende alla gola come Roma, Parigi, New York o la Piazza Rossa di Mosca o Gerusalemme, Londra e' come una cara vecchia amica che e' sempre stata li, che ti fa stare bene, poi un giorno guardandola ti accorgi: ma questa, e' la donna della mia vita, e' lei quella che ho sempre cercato e sempre amato, il grande amore della mia vita. Da lei ti sei allontanato, poi riavvicinato, poi ci hai ripensato e sei andato via di nuovo, ma lei piano ti e' entrata nella pelle per non uscirne più.


questo e' cosa ha deciso lo scrittore di riportare dietro la copertina.


C'è tutto quello che vuoi, a Londra, eppure non sembra mai troppo.
Il mio giornalaio è pakistano, il mio lavasecco è persiano, il mio medico di famiglia è italiano, il dentista è brasiliano, il veterinario è spagnolo, l'imbianchino è polacco, l'elettricista serbo, il fruttivendolo indiano, il meccanico dell'auto è bulgaro, la domestica lettone, il portinaio sudafricano, il parcheggiatore libanese, il custode della scuola di mio figlio è israeliano, l'impiegata della banca che mi sorride sempre è del Bangladesh, il barista che mi fa il cappuccino è ungherese, il mio barbiere è una francese, il commesso del noleggio di dvd è turco, il tecnico del computer è russo e il mio tassista di fiducia è dello Sri Lanka. Mi fermo, ma potrei continuare per un pezzo: vivo a Londra da oltre sette anni e a volte mi domando dove sono gli inglesi. 8 milioni di abitanti, 3 milioni di stranieri, 130 mila italiani, 300 lingue, 183 sinagoghe, 130 moschee, 13.000 ristoranti, 6.000 pub, 600 cinema, 400 teatri, 300 nightclub, 150 casinò, 18.000 taxi, 275 stazioni del metrò, 649 linee di autobus, 8 stazioni ferroviarie, 5 aeroporti, 5 squadre di calcio della Premier League, tutte le religioni della terra, 1 regina, 2 eredi al trono, una nuova principessa, Londra Babilonia...

Io personalmente l'ho trovato divertente e molto istruttivo. A volte noi "immigranti" sopratutto se italiani, diventiamo nostalgici e perdiamo di vista il motivo per cui siamo partiti, ed e' bello che qualcuno immigrante ed italiano come noi, ce lo ricordi, raccontandoci una storia d'amore complessa e dalle mille sfaccettature, con gli spirito di chi la città la vive sulla sua pelle, rammaricandosi di quello che succede ad Hackney e compiacendosi di aver scoperto nel Principe Carlo, un uomo inaspettatamente gentile colto e sensibile alla voce delle piante. Un libro facile e felice mi verrebbe da dire, perché infondo ha ragione, a Londra non piove più che a Milano o New York e se proprio dovessimo stancarci di lei, e volessimo concederci una scappatella, a 3 ore di treno c'e' Parigi che ci strizza l'occhio, se ti stanchi di New York a 3 ore di treno c'e' il New Jersey.


love, Valentina

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