mercoledì, gennaio 16, 2013

Nomi comuni di persona

Io non sono una blogger. Non solo perché quello che scrivo non ha il seguito che hanno i blog, quelli veri, moda, cucina, viaggi o politica. 

Non sono una blogger perché non tratto di un solo argomento, ne' scrivo di un tema caldo prima di tutti, non sono una trendsetter o profonda conoscitrice della storia ne' dell' attualità. 

Io scrivo, scrivo su internet ed ho un sito in rete. Non ci deve per forza essere un etichetta per tutto in questo mondo, sebbene le università inventino corsi di laurea su qualsiasi cosa il cui conseguimento ne garantisce un "titolo", in molti casi e' solo etichetta da cucirsi addosso, come quelle che hanno i vestiti, quelli "di marca", un nome comune a cui appartenere. 

Non sono una blogger, utilizzo pochissimo il mio titolo di laurea e, quanto alle etichette, preferisco farmi convincere da quello a cui sono cucite.

L'urgenza dell' informazione giornalistica mi mette ansia, molti settori come la moda e il design mi annoiano subito, ed altri come la letteratura, la storia e l'arte sono fuori dalla mia portata, troppo sarebbe da sapere per esserne portavoci, la politica e la filosofia sono un po' come la fisica e la matematica, mi affascinano, ma poi come provo a capirle, mi danno le vertigini.

Non sono una blogger. Io scrivo. Scrivo per me, per urgenza, per la mia sanità fisica e mentale, scrivo per piacere e molto piu' spesso per rabbia, scrivo per inquietudine. 

Questo fa di me una NON blogger, NON giornalista, e non aver mai scritto un romanzo o un libro fa di me una NON scrittrice. 
Pero' scrivo.

Ho sempre amato di piu' i verbi che i nomi comuni di persona. Io faccio; e spero che mai un nome comune di persona possa definire quello che sono.



Love, V.

  


martedì, gennaio 08, 2013

Le Lenticchie pomodoro, carote e sedano

Scrivo di seguito la mia ricetta per le lenticchie da mangiare tutto l'anno, io le faccio una volta a settimana, sono veramente squisite e fanno bene!



Ingredienti:

_ 1 cipolla dorata 
_ 3 gambi di Sedano 
_ 3 Carote 
_ 1 scatola di Pomodori pelati
_ 1 Peperoncino fresco
_ sale q.b.
_ 400 gr di Lenticchie 
_ 3 cucchiai di olio d'oliva




Tutto ovviamente biologico ;)


Preparazione

1_ Lasciare in ammollo per 24 ore le lenticchie in una ciotola      contenente 1 litro di acqua tiepida leggermente salata.

2_ Sbucciate la Cipolla e tagliatela in 4 parti
   Sbucciate le Carote e tagliatele in 3 parti ognuna
   Lavate il Sedano e tagliatelo in 3 parti ognuno

3_ Preparate una padella antiaderente (io utilizzo il Voc)  versate l'olio d'oliva e i pezzettoni di verdure.

4_ Fate Rosolare le verdure aggiungendo poco a poco 2 bicchieri di acqua

5_ Scolate le Lenticchie dall'acqua in cui hanno riposato e Versatele nella vostra padella con le verdure 

6_ Fate Cuocere il tutto in acqua bollente fino a ricoprirle (ma non affogarle), come l'acqua si sara' ritirata, continuate ad aggiungerla per 20 min. 

7_ Versate i Pomodori pelati e il peperoncino tagliato a rondelle nella padella con il resto, e fate cuocere per altri 10 min, salate q.b. aggiungendo dell'acqua se necessario, spegnete il fuoco solo quando l'acqua si sara' ritirata completamente e le vostre lenticchie saranno cotte.

Servite in tavola le Lenticchie caldisseime ed asciutte.

Enjoy !




Love, V.










giovedì, gennaio 03, 2013

L' Eleganza della Campagna

"Il viaggio e' un sentimento non soltanto un fatto" diceva Mario Soldati; 

voglio raccontarvi qui di un viaggio breve, breve e corto tanto che i piu' chiamerebbero una vacanza, ma che viaggio e' stato.

Partiti dalle Marche con destinazione la Toscana, avremmo dovuto attraversare in orizzontale l'Italia, percorrere cioe' quelle strade perlopiù interne a piccoli paesi di bassa montagna. Ora, c'e' una questione che sta molto a cuore ai miei corregionali e che io mi sono trovata ad indagare per pura forza dei fatti: -la Toscana e' sopravvalutata e le Marche sono detentrici del titolo il paesaggio rurale piu' bello d'Italia- abbiamo le colline, il clima e' pressoché lo stesso, i venti sono quelli del mare a due passi, ed il sole conta non solo la stessa distanza ma anche la stessa durata.. Dovrebbe essere di immediata intuizione che una delle due regioni vale l'altra, se poi ad est i prezzi del mercato immobiliare sono piu' bassi, allora abbiamo una vincitrice, che non e' la Toscana , perche' e quindi, sopravvalutata.

E invece NO, invece io ho visto che NO! Il perche' e' facile: nonostante sulla carta abbiano le stesse caratteristiche "fisiche" secondo me la Toscana e' piu' bella delle Marche. 
Mies Van Der Rohe diceva che "Dio e' nei dettagli" ed io e' nei dettagli curati dagli uomini che ho trovato una chiara risposta al quesito in questione.
Non so quando, come e perche' gli abitanti del' centro-ovest Italia hanno iniziato ad avere piu' gusto degli abitanti del centro-est; fatto sta che gli interventi dell'uomo presenti in Toscana sul dettaglio (in piccola e grande scala), hanno ai miei occhi, costituito sul piano paesaggistico, urbanistico, architettonico e d'interni un'eleganza rurale senza pari. 

E' sulla qualificazione paesaggistica che voglio concentrare la mia riflessione, non che non abbia incontrato spunti osservando l'urbanistica e l'architettura, per non parlare del design d'interni che mi ha fatto scoprire la progettazione contemporanea piccolissima al cospetto della grandezza dei maestri del passato; ma di regioni si parla e di terre voglio discutere.

Fortissimamente, (mi passi il termine Egr.Sig. Alfieri), connotata di una italianita' profonda e squisita, complessa ma di immediata comprensione, rappresentativa della nostra terra naturalmente bella insieme col nostro buongusto frutto di cultura estetica e permeato di rimandi storici ai tempi delle signorie feudali e dei nobili feudatari, la Toscana subito dimostra le fattezze e da il benvenuto con un grosso sorriso d'amor cortese in Italia. L'Italia raccontata nelle poesie del Petrarca, dipinta negli affreschi di Giotto, che ha dato i natali a Leonardo Da Vinci ed ha ispirato centinaia di persone ad eccellere nei propri talenti. L'eco del Rinascimento aleggia ancora fra queste colline, il culto del bello, dell Umanesimo, delle Belle Lettere, delle grandi opere architettoniche che avevano il marmo come rivestimento murale a tutt'altezza, dei modi gentili, del culto della donna, dimostra come la grandezza dell'Italia e' ancora viva, visibile ed innegabile li, ad occhi che vogliono guardare. 

(devo assolutamente finire quegli esami che mi mancano al corso di Lettere e Filosofia, mi batte il cuore al ricordo delle letture degli scritti quegli anni, le opere letterarie e filosofiche, l'arte e i progressi scientifici.. dopo devo andare a sbirciare il sito dell'universita')

Dicevamo, dalle Marche alla Toscana, dopo un paio di centinaia di km da casa la composizione paesaggistica fuori dal finestrino della nostra auto e' cambiata, non essenzialmente,(ripeto colline c'erano e colline abbiamo incontrato, la temperatura e' rimasta la stessa ed il tiepido sole di fine Dicembre ci ha accompagnato per tutto il tragitto), ma nel dettaglio: la progettazione di esse, le dimensioni degli spazi di coltivazione ed il loro armonico divenire di colori e alture e' radicalmente diverso; un' attenzione alla struttura compositiva del paesaggio naturalistico sconosciuta ai contadini dell'est.
Mi spiego: li, i grandi spazi coltivati non cambiano aspetto dopo poche centinaia di metri, come qui nelle Marche dove ogni contadino coltiva il suo fazzoletto di terra con culture diverse dal suo vicino, e gli spazi adiacenti alle case di campagna hanno le fattezze di una rimessa agricola che male nasconde le grandi fatiche della vita di campagna, in Toscana no, li ogni coltivazione mantiene intatte le fattezze ed i colori delle colline per centinaia e centinaia di metri, piu' che fazzoletti di terra li si ha l'idea di uno di quei drappi di seta che usavano vestire le spalle e l'intera figura dei Signori di una volta, così come la seta si adagia e prende la forma sincera ed onesta di cio' che veste, cosi le colline appaiono vestite anch'esse da un drappo setoso vastissimo verde qualora giallo, leggero adagiato sulla loro superficie; ed anche la piu' operosa e semplice delle case di campagna (che ho visto) mantiene un decoro signorile, quasi aristocratico grazie ad alti ed atemporali alberi di cipresso che costeggiano disegnandone la geometria lungo tutto il perimetro del casolare e nascondendo gli attrezzi ed il sudore del contadino; come a dire che nonostante le fatiche, nonostante le mani sporche, la dignita' della vita di campagna ha l'innata eleganza composta della natura. Proprio come una bella donna, una di quelle a cui le rughe conferiscono spessore intellettuale, così il contadino toscano utilizza le coltivazioni in modo da conferire dignita' alla sua campagna.   

Non me ne vogliano i miei corregionali impegnati nella riqualificazione del territorio marchigiano, ma non ci si puo'
investire di un titolo semplicemente proclamandosi tale; la Toscana ha alcune caratteristiche insite nella terra e nella popolazione indigena che perpetrate negli anni, con sapienza e diligenza, gli conferiscono una sostanziale e dettagliata bellezza che le Marche non hanno. (A meno che un piano regolatore non decida di cambiare le norme)

Io NON sono un' osservatore obbiettivo, attento si, ma come ho annunciato nell'incipit il viaggio per me e'sentimento, quindi so gia' di non essere arrivata alla mia conclusione con raziocinio e sufficienza di elementi d'analisi. Detto questo (che era dovuto considerando cio' che sto per scrivere) concedetemi una mia personalissima chiusa:

Dopo tre giorni immersa nella campagna Toscana mi e' venuta voglia di ricominciare a studiare le Lettere, la Filosofia, l'Arte e la Storia italiana, di solito invece dopo mezza giornata in campagna qui nelle Marche, piu' che altro ho voglia di farmi una doccia.











il mio soggiorno e' stato perfetto grazie anche allo splendido Hotelito Lupaia che non solo gode di indescrivibile bellezza naturale propria della campagna Toscana ma anche di sapiente progettazione e valorizzazione architettonica curata dall'architetto Maurizio Cestola, gestita con professionalita' e capacita' dal direttore e riempita di grazia e gentilezza dallo chef e la sua compagna maestri dell'accoglienza e del buon sapore. 
http://www.lupaia.it/agriturismo-montepulciano.html

Una grattatina sulla testa a Spugna.     



Love, V.











giovedì, novembre 22, 2012

Il thanksgiving e l'importanza della pasta al pomodoro.

Thanksgiving is today, una festa di spirito patriottico/religioso che vede decine di milioni di animali, in questo caso tacchini, uccisi in nome della buona sorte dopo un periodo difficile (e io aggiungerei simbolo dell'ingordigia americana nel celebrare). 
La riflessione di questo post non vuole essere comunque, sull'urgenza del vegetarianismo come necessita' per la salvaguardia del pianeta e di chi lo abita, ma piu' "semplicemente" stamattina riflettevo su: In America dopo una situazione triste e difficile, stigmatizzano il dolore e superano un momento di paura ed incertezza festeggiando, mangiando, bevendo e ridendo, thanksgiving, halloween, (la fine della campagna elettorale), un funerale.. 

- che festeggiare, antitesi di compiangere, sia il segreto per ricominciare ? - 

allora, vediamo voglio scrivere un personale riassunto del significato di questa festa che avviene ogni quarto giovedi di Novembre in America.

il ringraziamento venne indotto nel 1621 dopo che i padri pellegrini lasciarono l'Inghilterra perche' oppressi dall' assoluto integralismo britannico di quegli anni ed affrontarono un lungo viaggio verso l'Atlantico. In molti durante questo si ammalarono e morirono sulle navi,; non solo, i pochi semi importati vennero piantati in terreni aridi che non produssero frutti. Cosi' i nativi americani che conoscevano quelle terre meglio di chiunque altro perche' erano le Loro terre, impietositi dalla cattiva sorte dei nuovi arrivati, un giorno belli come il sole si avvicinarono a quei poveri inglesi a cui le ultime fatiche avevano lasciato segni di visibile dolore, (mi immagino gli inglesi sporchi e spossati con abiti dai tessuti pregiati ormai logori ed il colorito rosa maiale ormai sporco e impallidito smagriti di fronte agli indios alti e fieri con i loro corpi da stalloni pressoché nudi o coperti di piume e qualche braccialetto dal significato spirituale sulle loro braccia dal sex appeal piu' che terreno), che accettano consigli dagli indigeni su come piantare il seme usurpatore sulla loro terra. L'orgoglio inglese non poteva essere sconfitto in belta' e saggezza da quei trogloditi che avevano dimostrato non solo prestanza fisica ed abilita' agronome ma anche magnanimita' d'animo. 
Insomma i britannici avevano scoperto di essere di fronte ad una razza superiore, cosi per ristabilire l'ordine gerarchico, una volta avuto anche lo smacco morale che la tecnica indigena sulla terra dava frutti eccome! indissero una festa secondo cui i padroni forti solo della loro astuzia(Inghilterra) avrebbero offerto doni cibari ai piu' poveri(America) cosicché loro, ringraziando "dio" per il raccolto, passavano per generosi conquistatori che offrivano e condividevano i propri averi (il frutto del seme inglese coltivato in terra Americana grazie all'aiuto degli americani ai piu' poveri, che pensate un po'.. erano propriogli indigeni! Mah...)

comunque dicevamo, indire celebrazioni festose per scacciare la preoccupazione e l'incertezza come rimedio e augurio di ripresa. Sfruttare quindi i futti di un territorio e le capacita di un popolo per la ripresa economico/sociale di una civilta'. 

Che sia questo che l'Italia deve fare per uscire da questo momento in cui l'opinione pubblica internazionale ci vede come dei piccoli maiali sporchi e poveri? Se dovessimo noi italiani stare all'algoritmo americano i passi da seguire dovrebbero essere questi: trova un punto di forza, definiscilo in tuo potere e di assoluto bisogno universale e innalzati a vincitore. Da noi cosa potrebbe essere il punto di forza come per gli inglesi fu l'astuzia? Penso a quello che una volta ho sentito dire al sig. Renzo Piano - noi in Italia abbiamo due grandi tesori: il sole ed il vento - che oltre a far girare le pale eoliche, dico io (tra l'altro pochissime sul territorio italiano rispetto a quelle che conta in America anche solo la California)sono fondamentali per la semina, la coltivazione ed il raccolto. Quindi se per esempio, dovessimo noi oggi proclamarci vittoriosi, dopo questo periodo di crisi ed indire un thanksgiving day festeggiando patriotticamente la gratitudine(augurandocela questa vittoria su esempio degli inglesi che ancora sporchi e stanchi si eressero a magnanimi padroni generosi) dovremmo iniziare col mettere in tavola proprio cio' di cui siamo grati, il nostro raccolto offertoci da un clima propizio ed un vento strategico.

vediamo: sole + vento = cereali e verdure + un pizzico di patriottismo e tradizione, in Italia il risultato all'algoritmo dovrebbe essere: pasta al pomodoro! 

Che dovessimo noi, puntare proprio sulla forza della pasta al pomodoro invece che compiangere le nostre disgrazie per erigerci ed alla fine uscire vittoriosi dalla nostra depressione attuale sull'orma dei padri pellegrini nel 1621?

Che sia proprio la pasta al pomodoro cio' di cui ha bisogno l'Italia per ricominciare a sorridere?







venerdì, ottobre 26, 2012

Dieta Vegetariana

Ho trovato sul web questa dieta vegetariana che promette di dimagrire 3/4 kg in tre settimane.

La proposta che scrivo di seguito inizia con giornate a 1000 Kcal totali per poi arrivare al fine settimana introducendo 200/400 Kcal in piu', poche per chi e' abituato a mangiare fino a sazieta' ma,  di dieta dimagrante si tratta. 



Lunedì

.colazione: 2 prugne cotte, 2 cucchiai di cereali integrali.

.spuntino: 2 fette biscottate integrali con un cucchiaio di miele

.pranzo: brodo vegetale, un vasetto di fiocchi di latte, cicoria condita con un cucchiaino di olio extravergine d'oliva, mezzo panino integrale.

.merenda: un'arancia.

.cena: minestrone di verdure con 2 cucchiai di orzo, 120gr di fagioli lessati ed erbette al vapore conditi con 1 cucchiaino di olio extra vergine d'oliva.


Martedì

.colazione: mezzo pompelmo, mezzo panino integrale di soia.

.spuntino: due fette biscottate integrali.

.pranzo: 180gr di ricotta magra vaccina, insalata di lattuga condita con un cucchiaino di olio extravergine d'oliva, mezzo panino di soia integrale.

.merenda: 2 fette biscottate un bicchiere d'acqua.

.cenaminestra di lenticchie 180g con riso 40g un cucchiaino d'olio extra vergine d'oliva, cavolfiore lessato con cucchiaio d'olio extravergine d'oliva e una pera.


Mercoledì

.colazione:una mela piccola, germe di grano 20g, una tazza di latte e di soia 250 ml.

.spuntino: ananas fresco, un bicchiere d'acqua.

.pranzo: ceci ci rosolati 180 g un passato di pomodoro, finocchi lessati conditi con un cucchiaino di olio extravergine d'oliva, mezzo panino.

.merenda: ananas fresco, un bicchiere d'acqua.

.cena: fagioli lessati 120g con sedano, carote e farro 40g conditi con un cucchiaino di olio extravergine d'oliva, sedano rapa in insalata condito con un cucchiaino d'olio extravergine d'oliva e un'arancia.


Giovedì

.colazione: un kiwi medio, due gallette di riso.

.spuntino: un'arancia, un bicchiere d'acqua.

.pranzo: proteine di soia 30g con sedano, carote piselli a spezzatino oppure tofu 180g o stracchino 60g, verdure condite con un cucchiaino d'olio extravergine d'oliva, mezzo panino integrale.

.merenda: un'arancia bicchiere d'acqua.

.cena: una tazza di passato di verdura, fagioli lessati 180g conditi con un cucchiaino d'olio extravergine d'oliva, insalata di lattuga, condita con un cucchiaino d'olio extravergine d'oliva un panino integrale.


Venerdì

.colazione: una mela, due cucchiai di crusca, una tazza di latte scremato.

.spuntino: un'arancia, un bicchiere d'acqua.

.pranzo: fagiolini di soia lessati 180g, broccoletti lessati e saltati in padella conditi con un cucchiaino d'olio extra vergine d'oliva, mezzo panino integrale.

.merenda: un'arancia un bicchiere d'acqua.

.cena: pasta integrale 40g condita con un cucchiaino di burro d’ arachidi, ceci lessati 120g conditi con un cucchiaino d'olio extravergine d'oliva, cicoria in insalata condita con un cucchiaino d'olio extravergine d'oliva.


Sabato

.colazione: un vasetto di yogurt magro con un cucchiaino di miele, cereali 20g, caffè, tè o tisane a piacere.

.spuntino: una tazza di latte scremato 250 ml.

.pranzo: 90 g di seitan alla griglia con uno succo di limone, insalata mista di stagione condita con un cucchiaino di olio extravergine d'oliva 5g, mezzo panino 30g.

.merenda: frullato con mirtilli surgelati 150g.

.cena: frittata agli spinaci con due uova e un cucchiaino d'olio extravergine d'oliva 5g, insalata di finocchi condita con un cucchiaino d'olio extravergine d'oliva, un panino integrale, un kiwi.


Domenica

.colazione: una tazza di latte scremato 250ml pane tostato 30g con due cucchiai di miele, caffè, tè o tisane a piacere.

.spuntino: un vasetto di yogurt magro 125ml.

.pranzo: tofu alla piastra 120g condito di erbe aromatiche, spinaci lessati conditi con un cucchiaino di olio extravergine d'oliva.

.merenda: una tazza di latte scremato 250ml con uno un cucchiaino di cacao amaro 5g, una mela.

.cena: insalata di carciofi condita con un cucchiaino di olio vergine d'oliva, filetto di seitan arrosto, 60g patate lessate in insalata con prezzemolo condite con un cucchiaino di olio extra vergine d'oliva, una fetta di ananas.

















giovedì, ottobre 25, 2012

Se niente importa non c'e' niente da salvare

Consiglio una lettura forte, vera e che fa riflettere come uno schiaffo in faccia, uno di quelli che fanno male a lungo, ma che se non l'avessimo preso chissa' chi e dove saremmo oggi.

il libro e' questo:



il commento di copertina recita:

_Jonathan Safran Foer ci propone una riflessione sul cibo partendo dal ricordo personale di sua nonna, dalla forza che durante la guerra la spinse a rifiutare della carne di maiale che l'avrebbe tenuta in vita, perche' non era cibo kosher, e "se niente importa non c'e' niente da salvare".
Il cibo per lei non era solo cibo, ma "terrore,dignita', gratitudine, vendetta, gioia, umiliazione, religione, storia e ovviamente, amore".
Una volta diventato padre, Foer ripensa a questo insegnamento e inizia ad interrogarsi su cosa sia la carne, perche' nutrire un figlio e' ancora piu' importante che nutrire se stessi.
Cosi nasce questo libro, frutto di un'indagine durata quasi tre anni, che e' insieme racconto, inchiesta e testimonianza e che invita tutti alla riflessione, indicando nel dolore degli animali -e sopratutto nella nostra sensibilita' verso chi e' "inerme" e "senza voce"- il discrimine fra umano e inumano, fra chi accetta senza battere ciglia le condizioni imposte dall'allevamento industriale e chi le mette in discussione._




Io ho scelto di metterlo in discussione, in realta' non credo di aver avuto scelta, una volta che si ha il coraggio di aprire gli occhi, interessarsi alla natura di cio' che diamo per scontato come comprare della carne a 3 euro al supermercato, ed indagare gli orrori quotidiani dell'allevamento intensivo, non si ha scelta, chiunque continuasse a comprare prodotti industriali, (e non dico carne in generale ma quella carne, quella incartata per bene con la data di scadenza in vista e il prezzo basso) dovrebbe -essere senza cuore o senza raziocinio-


Read with love
V.
























Stella, le matrone e i cavernicoli.

Figlia di Paul, Stella McCartney e' inglese. 
Quello che mi interessa delle sue collezioni, e' che ogni capo e' animal cruelty free! Big deal per il fashion world. 
Penso alla bottana siciliana anacronistica di dolce e gabbana, o all'androgeno pezzo di legno di Jil Sander fino alle sculture avantgarde che tanto mi piacciono ma che sono decisamente overprized di Azzedine Alaia, la moda e'un passo indietro rispetto alle altre arti e mestieri contemporanei penso ad esempio all'architettura, che sta diventando sempre piu' propensa all'obbligo dell' ecosostenibilita', o il design che inneggia al riciclo e strizza l'occhio al futuro che ci vedra' a breve a corto d'acqua, ma anche l'agricoltura, si persino i contadini sembrano essere piu' attenti ed evoluti dei signori della moda in materia di ambientalismo e sensibilita' verso il nostro mondo e chi con noi lo abita. 
La moda no, i suoi protagonisti,se ne fregano se il mondo sta andando da un'altra parte, loro continuano con i processi chimici per trattare il loro pregiatissimo pellame o far scuoiare gli animali per impellicciare chi ha gia' la propria pelle coperta di cachemire, infondo nel 2012 ci sono ancora le matrone che spendono per acquistare un capo che le aiuta a dimostrare la loro posizione sociale, perche' il giardino verticale in casa o i vetri equipaggiati con innovativi sistemi fotovoltaici, sono trendy, i loro scaffali magari sono pieni di cibo bio, e acquistano il green design, perche' e' il futuro, ma a cambiare le proprie abitudini vestiarie no, non ci pensano, infondo perche' mettere in discussione quello che la moda detta come trend?

Stella invece no, lei da anni utilizza in maniera ecosostenibile le trasformazioni del poliuretano per creare borse, scarpe e abiti in pelle di alta moda. 

Ora, a chi e' venuto in mente -va be' ma allora ci prende in giro, ci fa pagare la pelle finta come se fosse vera- ricordo che: per i cavernicoli coprirsi delle proprie prede era sinonimo di potere e benestare perche' uccidevano gli animali con le loro mani dopo ore di caccia, li mangiavano non scartando quello che rimaneva attaccato alle ossa ne' le parti grasse e, solo dopo averne utilizzato il 100%, si mettevano sulle spalle come trofeo di abilita' e pancia piena le loro pellicce; allora si, che coprirsi del pelo dell'animale aveva un prezzo altissimo giustificato dal processo di uccisione e il conseguente sacrificio atto alla perpetrazione di una specie piu' evoluta su un'altra. Ad oggi, comprarle con il solo sforzo del portafogli non solo non giustifica ne' dimostra nessuna abilita' o coraggio facendo cosi' cadere l'idea di potere e prestigio sociale che ne conseguiva allora indossandolo; inoltre ci si copre di animali la cui vita, e morte sono valse molto ma molto meno del prezzo di un piccolo polimero quale il poliuretano.







Io sono diventata vegetariana da un anno ora, e non compro pelle o pellicce since then. Vi consiglio a riguardo la lettura di "Se niente importa" di Jonathan Safran Foer.

love 
V.



    
 
 
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