giovedì, gennaio 03, 2013

L' Eleganza della Campagna

"Il viaggio e' un sentimento non soltanto un fatto" diceva Mario Soldati; 

voglio raccontarvi qui di un viaggio breve, breve e corto tanto che i piu' chiamerebbero una vacanza, ma che viaggio e' stato.

Partiti dalle Marche con destinazione la Toscana, avremmo dovuto attraversare in orizzontale l'Italia, percorrere cioe' quelle strade perlopiù interne a piccoli paesi di bassa montagna. Ora, c'e' una questione che sta molto a cuore ai miei corregionali e che io mi sono trovata ad indagare per pura forza dei fatti: -la Toscana e' sopravvalutata e le Marche sono detentrici del titolo il paesaggio rurale piu' bello d'Italia- abbiamo le colline, il clima e' pressoché lo stesso, i venti sono quelli del mare a due passi, ed il sole conta non solo la stessa distanza ma anche la stessa durata.. Dovrebbe essere di immediata intuizione che una delle due regioni vale l'altra, se poi ad est i prezzi del mercato immobiliare sono piu' bassi, allora abbiamo una vincitrice, che non e' la Toscana , perche' e quindi, sopravvalutata.

E invece NO, invece io ho visto che NO! Il perche' e' facile: nonostante sulla carta abbiano le stesse caratteristiche "fisiche" secondo me la Toscana e' piu' bella delle Marche. 
Mies Van Der Rohe diceva che "Dio e' nei dettagli" ed io e' nei dettagli curati dagli uomini che ho trovato una chiara risposta al quesito in questione.
Non so quando, come e perche' gli abitanti del' centro-ovest Italia hanno iniziato ad avere piu' gusto degli abitanti del centro-est; fatto sta che gli interventi dell'uomo presenti in Toscana sul dettaglio (in piccola e grande scala), hanno ai miei occhi, costituito sul piano paesaggistico, urbanistico, architettonico e d'interni un'eleganza rurale senza pari. 

E' sulla qualificazione paesaggistica che voglio concentrare la mia riflessione, non che non abbia incontrato spunti osservando l'urbanistica e l'architettura, per non parlare del design d'interni che mi ha fatto scoprire la progettazione contemporanea piccolissima al cospetto della grandezza dei maestri del passato; ma di regioni si parla e di terre voglio discutere.

Fortissimamente, (mi passi il termine Egr.Sig. Alfieri), connotata di una italianita' profonda e squisita, complessa ma di immediata comprensione, rappresentativa della nostra terra naturalmente bella insieme col nostro buongusto frutto di cultura estetica e permeato di rimandi storici ai tempi delle signorie feudali e dei nobili feudatari, la Toscana subito dimostra le fattezze e da il benvenuto con un grosso sorriso d'amor cortese in Italia. L'Italia raccontata nelle poesie del Petrarca, dipinta negli affreschi di Giotto, che ha dato i natali a Leonardo Da Vinci ed ha ispirato centinaia di persone ad eccellere nei propri talenti. L'eco del Rinascimento aleggia ancora fra queste colline, il culto del bello, dell Umanesimo, delle Belle Lettere, delle grandi opere architettoniche che avevano il marmo come rivestimento murale a tutt'altezza, dei modi gentili, del culto della donna, dimostra come la grandezza dell'Italia e' ancora viva, visibile ed innegabile li, ad occhi che vogliono guardare. 

(devo assolutamente finire quegli esami che mi mancano al corso di Lettere e Filosofia, mi batte il cuore al ricordo delle letture degli scritti quegli anni, le opere letterarie e filosofiche, l'arte e i progressi scientifici.. dopo devo andare a sbirciare il sito dell'universita')

Dicevamo, dalle Marche alla Toscana, dopo un paio di centinaia di km da casa la composizione paesaggistica fuori dal finestrino della nostra auto e' cambiata, non essenzialmente,(ripeto colline c'erano e colline abbiamo incontrato, la temperatura e' rimasta la stessa ed il tiepido sole di fine Dicembre ci ha accompagnato per tutto il tragitto), ma nel dettaglio: la progettazione di esse, le dimensioni degli spazi di coltivazione ed il loro armonico divenire di colori e alture e' radicalmente diverso; un' attenzione alla struttura compositiva del paesaggio naturalistico sconosciuta ai contadini dell'est.
Mi spiego: li, i grandi spazi coltivati non cambiano aspetto dopo poche centinaia di metri, come qui nelle Marche dove ogni contadino coltiva il suo fazzoletto di terra con culture diverse dal suo vicino, e gli spazi adiacenti alle case di campagna hanno le fattezze di una rimessa agricola che male nasconde le grandi fatiche della vita di campagna, in Toscana no, li ogni coltivazione mantiene intatte le fattezze ed i colori delle colline per centinaia e centinaia di metri, piu' che fazzoletti di terra li si ha l'idea di uno di quei drappi di seta che usavano vestire le spalle e l'intera figura dei Signori di una volta, così come la seta si adagia e prende la forma sincera ed onesta di cio' che veste, cosi le colline appaiono vestite anch'esse da un drappo setoso vastissimo verde qualora giallo, leggero adagiato sulla loro superficie; ed anche la piu' operosa e semplice delle case di campagna (che ho visto) mantiene un decoro signorile, quasi aristocratico grazie ad alti ed atemporali alberi di cipresso che costeggiano disegnandone la geometria lungo tutto il perimetro del casolare e nascondendo gli attrezzi ed il sudore del contadino; come a dire che nonostante le fatiche, nonostante le mani sporche, la dignita' della vita di campagna ha l'innata eleganza composta della natura. Proprio come una bella donna, una di quelle a cui le rughe conferiscono spessore intellettuale, così il contadino toscano utilizza le coltivazioni in modo da conferire dignita' alla sua campagna.   

Non me ne vogliano i miei corregionali impegnati nella riqualificazione del territorio marchigiano, ma non ci si puo'
investire di un titolo semplicemente proclamandosi tale; la Toscana ha alcune caratteristiche insite nella terra e nella popolazione indigena che perpetrate negli anni, con sapienza e diligenza, gli conferiscono una sostanziale e dettagliata bellezza che le Marche non hanno. (A meno che un piano regolatore non decida di cambiare le norme)

Io NON sono un' osservatore obbiettivo, attento si, ma come ho annunciato nell'incipit il viaggio per me e'sentimento, quindi so gia' di non essere arrivata alla mia conclusione con raziocinio e sufficienza di elementi d'analisi. Detto questo (che era dovuto considerando cio' che sto per scrivere) concedetemi una mia personalissima chiusa:

Dopo tre giorni immersa nella campagna Toscana mi e' venuta voglia di ricominciare a studiare le Lettere, la Filosofia, l'Arte e la Storia italiana, di solito invece dopo mezza giornata in campagna qui nelle Marche, piu' che altro ho voglia di farmi una doccia.











il mio soggiorno e' stato perfetto grazie anche allo splendido Hotelito Lupaia che non solo gode di indescrivibile bellezza naturale propria della campagna Toscana ma anche di sapiente progettazione e valorizzazione architettonica curata dall'architetto Maurizio Cestola, gestita con professionalita' e capacita' dal direttore e riempita di grazia e gentilezza dallo chef e la sua compagna maestri dell'accoglienza e del buon sapore. 
http://www.lupaia.it/agriturismo-montepulciano.html

Una grattatina sulla testa a Spugna.     



Love, V.











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