lunedì, ottobre 10, 2011

Le Volpi di Londra.

La Volpe che non arrivo' all'uva disse che questa era acerba. Qui a Londra ci sono moltissime volpi, le si incontrano per strada, nella notte frugano e distruggono i sacchi di immondizia, può' succedere perfino che una di loro, particolarmente bisognosa, venga a partorire nel giardino di casa tua. Ecco, questa e' una storia sulle volpi, ma non quelle dalla lunga coda pelosa e lo scatto felino, no. Questa e' una storia sulle volpi sociali, sugli individui che invece di darsi da fare per ottenere quello che vogliono, fanno della propria condizione di fallimento uno stato di cui vantarsi, un modus vivendi a cui aspirare e in cui credere.

Voglio fare prima un excursus sui giovani e le trasformazioni generazionali fino ai tempi nostri. 
Dovete sapere che qui a Londra, per i giovani, tutto ruota intorno alla moda e alla musica. E fin qui nulla di strano, fin dall'alba dei tempi moda e musica sono state per i giovani pane e filosofia: negli anni 60 c'erano i moods e i rockers, rispettivamente seguaci dello stile e della musica Beatles e Rolling Stones, negli anni 70 quando si respirava rivoluzione in ogni angolo della città' e campeggiava lo spirito di ribellione col passato, la musica era quella hard rock dei Clash (adoro) e la consacrazione del prisma dei Pink Floyd; poi negli anni '80 con i colori del progressive e la sua omosessualità, Freddie Mercury faceva il tutto esaurito al Wembley Stadium con i suoi baffi alla Castro; dopo arrivarono gli anni 90, ritornammo ad un rock gentile e lo stile british dei fratelli Gallagher  diede vita ad un nuovo genere musicale: il brit-pop; fino ad arrivare ai primi anni del nuovo Millennio quando la gentilezza del rock diventa ancora più melodica, quasi malinconica e i Coldplay diventano paladini di una generazione che canta tristemente di fronte alle tragedie del mondo. 
Da qui fino ai giorni nostri; cosa vi viene in mente pensando alla scena contemporanea dei generi musicali e della moda underground nella capitale inglese? mah.. e se provate a pensare ad una figura di spicco? Amy Winehouse, morta questa estate, che con voce blues e animal soul, dicevano, cantava il jazz-rock degli anni passati ma con testi che parlano di oggi: giovani delusi dalla vita scelgono di distruggersi con la droga. 
Che sia proprio questo il modo in cui la mia generazione sarà' ricordata? che la gentilezza degli Oasis trasformata poi in malinconia con i Coldplay sia oggi sfociata in suicidio con Amy Winehouse? Che"rassegnazione" sia la parola per la mia generazione? 

Naturalmente la moda condivide appieno questa filosofia, infatti la moda da seguire oggi qui per le strade di Londra e' quella che vede come sua icona il povero tossicodipendente o ubriacone che dorme sui cartoni con i vestiti strappati. Dico sul serio, qui oggi più sembri povero e disgraziato più sei cool, sei di moda. E cos'altro significa questo se non rassegnazione? l' homeless (lett. senza casa, fig. il barbone) diventa tale perché' sconfitto dalla vita smette di lottare per una casa, un lavoro e degli amici e conduce una vita di solitudine e rassegnazione dormendo per terra e morendo di freddo, o di overdose, da solo.
E i giovani qui che siano segretamente rampolli di famiglie nobili o ragazzi realmente squattrinati, tutti si ritrovano in mezzo alla strada al freddo del vento d'Inghilterra, a compatirsi a vicenda perché "chi ce l'ha i soldi per entrare in un locale?"; vestiti come straccioni, nel vero senso della parola, con calze, maglie, pantaloni e scarpe strappate, rotte, perché "chi ce li ha i soldi per comprarsi un cappotto nuovo?", vivono in "squat" perché "chi li ha i soldi per pagare un affitto?"nemmeno più la musica e' più simbolo di riscatto, di denuncia, questo trova la sua spiegazione sul fatto che infondo non hanno nulla da denunciare, vogliono solo compatirsi, e poi... la musica?.."e chi ce l'ha i soldi per comprarsi un i-pod?".
I loro leader sono, come di solito succede, quelli che incarnano maggiormente i dettami della comunità i più cool, quindi in questo caso i più poveri e disgraziati (veri o finti).
E poi sono arrabbiati, ma reagiscono con l'intelligenza di un parassita. Si arrabbiano e succedono i Riots, in cui si incendiano a caso cassonetti, negozi o palazzi perché' siamo arrabbiati e ce l'abbiamo coi ricchi, ma non perché vogliamo essere come loro, no, qui rich e' sinonimo di trash (spazzatura)...

Ora, sicuramente la gran parte di ragazzi che assiste e che appartiene a questa cultura parassita del "poor is cool" (povero e' di moda) non si e' soffermata ad analizzare come si e' arrivati a questa moda e cosa essa comporti, e ne fa parte solo perché e' il nuovo trend, ma io si. E non ci sto.
Sono sempre stata un' outsider della mia generazione, pur essendo impopolare io continuo a sentirmi all'antica.
Non mi capacito di come possiamo fare della rassegnazione un modus vivendi da mostrare con fierezza, le cui regole dettano comportamenti e aspirazioni da sconfitti. Non mi capacito di come a vent'anni si parli del futuro come se non ci rimanesse altro che vivere del sussidio del governo, quindi chi non ha un lavoro non lo cerca, chi ce l'ha si lamenta e magari fa di tutto per farsi licenziare e raggiungere il prestigio sociale di povero disoccupato, chi invece e' ricco lo nasconde sotto abiti di seconda mano e case in affitto fatiscenti in quartieri malfamati, affinché i suoi amici non lo sospettino. Non mi capacito di come poi i loro clan siano più esclusivi e intolleranti dei club dell'aristocrazia nobiliare inglese.

Le loro scelte sono controproducenti i loro sentimenti annoiati e il loro futuro non gli interessa, i loro atteggiamenti mi fanno pensare al criceto che gira dentro la sua ruota, solo senza correre, sono molto più lenti e svogliati.
Con questo non voglio spezzare una lancia a favore di chi crede e vive in nome del Dio Denaro, io non faccio parte neanche di quella parte di giovani che sceglie l'università in base al reddito annuo dei propri laureati. 
Pero' penso che se Amy Winehouse, per esempio, non fosse stata così ostinata nella sua condizione di rassegnazione, se la povera ragazza di Camden infelice invece di elemosinare amicizia nelle sue canzoni, avesse dimostrato un briciolo di intenzione di voler essere aiutata da chi le voleva bene, se invece di vivere come una povera disgraziata in mezzo alle bottiglie vuote di alcol e il vomito sulla moquette avesse usato 800 di quelle migliaia di pound che aveva in banca per concedersi il lusso, così poco cool, di una signora che l'aiutasse con le faccende di casa, magari questa si sarebbe accorta di quanto quella sera Amy stava esagerando, e avrebbe chiamato l'ambulanza prima che fosse stato troppo tardi.. 

E non venitemi a dire che la crisi economica può avallare una giustificazione per una generazione di nullafacenti, perché non può esserci giustificazione alla rassegnazione di un ventenne.
Io, come altri miei coetanei le calze rotte le butto e se non si hanno soldi per comprarsene di nuove, ci si reinventa tirando fuori capacita' necessarie per essere assunti in un qualsiasi lavoro che ci permette non solo di comprarci un nuovo paio di calze, ma magari anche un paio di scarpe nuove. Perché la sete di vita e di passioni non deve mai passare di moda. Penso alle mie amiche commesse o cameriere, lavori che anch'io ho fatto e penso a quanto e' dura la routine e quanto il senso di l'alienazione e la sensazione stasi può' essere difficile da sopportare, meno difficile e' invece, crogiolarsi in una condizione di poveri giovani vittime degli errori delle generazioni precedenti che hanno mandato in frantumi irrimediabilmente questo mondo, evitando così di doversi alzare ogni mattina ed andare a lavoro. Perché state certi che quelle volpi dicono che l'uva e' acerba soltanto perché hanno trovato un altro modo per poter mangiare non dovendo sforzarsi per procurarsi il cibo, perché se fossero veramente digiune, se la mangerebbero eccome quell'uva, anche se acerba.

Io cari londoners che hanno preso parte ai riots e a tutti quelli che la pensano, si atteggiano e si vestono come loro, sull'onda del signor Grillo, vi dico di cuore un sonoro V. e vi dico anche che, oltre che parassiti e stupidi, siete brutti non ve ne rendete conto? Infondo poveri o ricchi, chi vuole deliberatamente essere brutto?




non-love, Valentina.

3 commenti:

mariella ha detto...

Sono una mamma orgogliosa!Brava brava brava e bella!

Miss Riddle ha detto...

mi piace moltissimo, lovelovelove

Miss Riddle ha detto...

ah, ho dimenticato che nonostante tutto, amy era top...senti live che voce:
http://www.youtube.com/watch?v=6pAz9UpnRKw

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