venerdì, ottobre 26, 2012

Dieta Vegetariana

Ho trovato sul web questa dieta vegetariana che promette di dimagrire 3/4 kg in tre settimane.

La proposta che scrivo di seguito inizia con giornate a 1000 Kcal totali per poi arrivare al fine settimana introducendo 200/400 Kcal in piu', poche per chi e' abituato a mangiare fino a sazieta' ma,  di dieta dimagrante si tratta. 



Lunedì

.colazione: 2 prugne cotte, 2 cucchiai di cereali integrali.

.spuntino: 2 fette biscottate integrali con un cucchiaio di miele

.pranzo: brodo vegetale, un vasetto di fiocchi di latte, cicoria condita con un cucchiaino di olio extravergine d'oliva, mezzo panino integrale.

.merenda: un'arancia.

.cena: minestrone di verdure con 2 cucchiai di orzo, 120gr di fagioli lessati ed erbette al vapore conditi con 1 cucchiaino di olio extra vergine d'oliva.


Martedì

.colazione: mezzo pompelmo, mezzo panino integrale di soia.

.spuntino: due fette biscottate integrali.

.pranzo: 180gr di ricotta magra vaccina, insalata di lattuga condita con un cucchiaino di olio extravergine d'oliva, mezzo panino di soia integrale.

.merenda: 2 fette biscottate un bicchiere d'acqua.

.cenaminestra di lenticchie 180g con riso 40g un cucchiaino d'olio extra vergine d'oliva, cavolfiore lessato con cucchiaio d'olio extravergine d'oliva e una pera.


Mercoledì

.colazione:una mela piccola, germe di grano 20g, una tazza di latte e di soia 250 ml.

.spuntino: ananas fresco, un bicchiere d'acqua.

.pranzo: ceci ci rosolati 180 g un passato di pomodoro, finocchi lessati conditi con un cucchiaino di olio extravergine d'oliva, mezzo panino.

.merenda: ananas fresco, un bicchiere d'acqua.

.cena: fagioli lessati 120g con sedano, carote e farro 40g conditi con un cucchiaino di olio extravergine d'oliva, sedano rapa in insalata condito con un cucchiaino d'olio extravergine d'oliva e un'arancia.


Giovedì

.colazione: un kiwi medio, due gallette di riso.

.spuntino: un'arancia, un bicchiere d'acqua.

.pranzo: proteine di soia 30g con sedano, carote piselli a spezzatino oppure tofu 180g o stracchino 60g, verdure condite con un cucchiaino d'olio extravergine d'oliva, mezzo panino integrale.

.merenda: un'arancia bicchiere d'acqua.

.cena: una tazza di passato di verdura, fagioli lessati 180g conditi con un cucchiaino d'olio extravergine d'oliva, insalata di lattuga, condita con un cucchiaino d'olio extravergine d'oliva un panino integrale.


Venerdì

.colazione: una mela, due cucchiai di crusca, una tazza di latte scremato.

.spuntino: un'arancia, un bicchiere d'acqua.

.pranzo: fagiolini di soia lessati 180g, broccoletti lessati e saltati in padella conditi con un cucchiaino d'olio extra vergine d'oliva, mezzo panino integrale.

.merenda: un'arancia un bicchiere d'acqua.

.cena: pasta integrale 40g condita con un cucchiaino di burro d’ arachidi, ceci lessati 120g conditi con un cucchiaino d'olio extravergine d'oliva, cicoria in insalata condita con un cucchiaino d'olio extravergine d'oliva.


Sabato

.colazione: un vasetto di yogurt magro con un cucchiaino di miele, cereali 20g, caffè, tè o tisane a piacere.

.spuntino: una tazza di latte scremato 250 ml.

.pranzo: 90 g di seitan alla griglia con uno succo di limone, insalata mista di stagione condita con un cucchiaino di olio extravergine d'oliva 5g, mezzo panino 30g.

.merenda: frullato con mirtilli surgelati 150g.

.cena: frittata agli spinaci con due uova e un cucchiaino d'olio extravergine d'oliva 5g, insalata di finocchi condita con un cucchiaino d'olio extravergine d'oliva, un panino integrale, un kiwi.


Domenica

.colazione: una tazza di latte scremato 250ml pane tostato 30g con due cucchiai di miele, caffè, tè o tisane a piacere.

.spuntino: un vasetto di yogurt magro 125ml.

.pranzo: tofu alla piastra 120g condito di erbe aromatiche, spinaci lessati conditi con un cucchiaino di olio extravergine d'oliva.

.merenda: una tazza di latte scremato 250ml con uno un cucchiaino di cacao amaro 5g, una mela.

.cena: insalata di carciofi condita con un cucchiaino di olio vergine d'oliva, filetto di seitan arrosto, 60g patate lessate in insalata con prezzemolo condite con un cucchiaino di olio extra vergine d'oliva, una fetta di ananas.

















giovedì, ottobre 25, 2012

Se niente importa non c'e' niente da salvare

Consiglio una lettura forte, vera e che fa riflettere come uno schiaffo in faccia, uno di quelli che fanno male a lungo, ma che se non l'avessimo preso chissa' chi e dove saremmo oggi.

il libro e' questo:



il commento di copertina recita:

_Jonathan Safran Foer ci propone una riflessione sul cibo partendo dal ricordo personale di sua nonna, dalla forza che durante la guerra la spinse a rifiutare della carne di maiale che l'avrebbe tenuta in vita, perche' non era cibo kosher, e "se niente importa non c'e' niente da salvare".
Il cibo per lei non era solo cibo, ma "terrore,dignita', gratitudine, vendetta, gioia, umiliazione, religione, storia e ovviamente, amore".
Una volta diventato padre, Foer ripensa a questo insegnamento e inizia ad interrogarsi su cosa sia la carne, perche' nutrire un figlio e' ancora piu' importante che nutrire se stessi.
Cosi nasce questo libro, frutto di un'indagine durata quasi tre anni, che e' insieme racconto, inchiesta e testimonianza e che invita tutti alla riflessione, indicando nel dolore degli animali -e sopratutto nella nostra sensibilita' verso chi e' "inerme" e "senza voce"- il discrimine fra umano e inumano, fra chi accetta senza battere ciglia le condizioni imposte dall'allevamento industriale e chi le mette in discussione._




Io ho scelto di metterlo in discussione, in realta' non credo di aver avuto scelta, una volta che si ha il coraggio di aprire gli occhi, interessarsi alla natura di cio' che diamo per scontato come comprare della carne a 3 euro al supermercato, ed indagare gli orrori quotidiani dell'allevamento intensivo, non si ha scelta, chiunque continuasse a comprare prodotti industriali, (e non dico carne in generale ma quella carne, quella incartata per bene con la data di scadenza in vista e il prezzo basso) dovrebbe -essere senza cuore o senza raziocinio-


Read with love
V.
























Stella, le matrone e i cavernicoli.

Figlia di Paul, Stella McCartney e' inglese. 
Quello che mi interessa delle sue collezioni, e' che ogni capo e' animal cruelty free! Big deal per il fashion world. 
Penso alla bottana siciliana anacronistica di dolce e gabbana, o all'androgeno pezzo di legno di Jil Sander fino alle sculture avantgarde che tanto mi piacciono ma che sono decisamente overprized di Azzedine Alaia, la moda e'un passo indietro rispetto alle altre arti e mestieri contemporanei penso ad esempio all'architettura, che sta diventando sempre piu' propensa all'obbligo dell' ecosostenibilita', o il design che inneggia al riciclo e strizza l'occhio al futuro che ci vedra' a breve a corto d'acqua, ma anche l'agricoltura, si persino i contadini sembrano essere piu' attenti ed evoluti dei signori della moda in materia di ambientalismo e sensibilita' verso il nostro mondo e chi con noi lo abita. 
La moda no, i suoi protagonisti,se ne fregano se il mondo sta andando da un'altra parte, loro continuano con i processi chimici per trattare il loro pregiatissimo pellame o far scuoiare gli animali per impellicciare chi ha gia' la propria pelle coperta di cachemire, infondo nel 2012 ci sono ancora le matrone che spendono per acquistare un capo che le aiuta a dimostrare la loro posizione sociale, perche' il giardino verticale in casa o i vetri equipaggiati con innovativi sistemi fotovoltaici, sono trendy, i loro scaffali magari sono pieni di cibo bio, e acquistano il green design, perche' e' il futuro, ma a cambiare le proprie abitudini vestiarie no, non ci pensano, infondo perche' mettere in discussione quello che la moda detta come trend?

Stella invece no, lei da anni utilizza in maniera ecosostenibile le trasformazioni del poliuretano per creare borse, scarpe e abiti in pelle di alta moda. 

Ora, a chi e' venuto in mente -va be' ma allora ci prende in giro, ci fa pagare la pelle finta come se fosse vera- ricordo che: per i cavernicoli coprirsi delle proprie prede era sinonimo di potere e benestare perche' uccidevano gli animali con le loro mani dopo ore di caccia, li mangiavano non scartando quello che rimaneva attaccato alle ossa ne' le parti grasse e, solo dopo averne utilizzato il 100%, si mettevano sulle spalle come trofeo di abilita' e pancia piena le loro pellicce; allora si, che coprirsi del pelo dell'animale aveva un prezzo altissimo giustificato dal processo di uccisione e il conseguente sacrificio atto alla perpetrazione di una specie piu' evoluta su un'altra. Ad oggi, comprarle con il solo sforzo del portafogli non solo non giustifica ne' dimostra nessuna abilita' o coraggio facendo cosi' cadere l'idea di potere e prestigio sociale che ne conseguiva allora indossandolo; inoltre ci si copre di animali la cui vita, e morte sono valse molto ma molto meno del prezzo di un piccolo polimero quale il poliuretano.







Io sono diventata vegetariana da un anno ora, e non compro pelle o pellicce since then. Vi consiglio a riguardo la lettura di "Se niente importa" di Jonathan Safran Foer.

love 
V.



    

52 22 N 004 54 E

Amsterdam, 52 22 N 004 54 E.

La citta' delle biciclette, dei loft con le finestre a tutt'altezza da cui puoi vedere la vita dei cittadini come in un reality show, solo senza la televisione di mezzo che abbrutisce tutto e tutti. 
La citta' del fumo, della marijuana e delle ragazze in vetrina mi si e' presentata in realta' come il nido dell'architettura contemporanea, quella di sostanza, che racconta l'intervento di uomini d'intelletto e creativita' che costruiscono opere innovative secondo criteri di evoluzione urbanistica, civile e sociale. Mi ha fatto constatare come interventi strutturali ed architettonici fanno dell' homo sapiens una specie evoluta, lode agli uomini che hanno costruito ed operato su Amsterdam! E' bella e non solo per formazione naturale, nata come villaggio di pescatori sulle rive del fiume Amstel, e' stata una rivelazione di altissima civilta', cultura e buon gusto.
Freddo pero' e pioggia tanta tanta pioggia a fine Settembre.



















Se andate, dormite all' Excange hotel, 
un piccolissimo design hotel di forma longitudinale con scale strettissime e un sistema di ascensori a labirinto. 














 love. V

Tofu al Limone





Ingredienti:

. 200 gr di Tofu classico
. 3 cucchiai di salsa di Soia
. 1 rametto di Rosmarino
. 2 cucchiai di succo di Limone

Procediamo:

Tagliare a dadini il tofu, bagnarlo con la salsa di soia, far scaldare una padella antiaderente per qualche secondo aggiungere il rosmarino ed il tofu bagnato con la soia. Durante la cottura che durera' fino a quando il tofu non sara' dorato, aggiungere il succo di limone e farlo sfumare.

Guarnire con rosmarino fresco e servire caldissimo.

enjoy 

Love V.


I miei Pancake


Dove: America del Nord. 

Ingredienti:

. 25 gr di burro vegetale
. 125 gr di farina (kamut, farro, o di grano)
. 200 ml di latte di soia (di riso, o di mandorle)
. 6 gr di lievito per dolci
. 2 uova (necessariamente provenienti da piccole fattorie locali, galline tassativamente allevate a terra, scorrazzanti e felici!)
. 15 gr di zucchero
. un pizzico di sale


Procediamo:

Iniziamo la preparazione dei pancakes dividendo gli albumi dai tuorli. Versate i tuorli in un recipiente, dove, miscelando con una forchetta, aggiungerete il latte e il burro fuso. Mescolate per bene tutti gli ingredienti e poi aggiungete il lievito e la farina preventivamente mischiati e setacciati.

Montate i bianchi d’uovo insieme al pizzico di sale e lo zucchero a neve piuttosto morbida (assolutamente non ferma, altrimenti quando andrete ad unire gli albumi al resto dell'impasto si formeranno molti grumi) e uniteli al composto di latte uova e burro e farina, molto delicatamente con un movimento che va dal basso verso l'alto. Mettete a scaldare su fuoco medio (non alto altrimenti non darete il tempo all'impasto di lievitare bene durante la cottura e i pancakes saranno troppo scuri) un pentolino antiaderente (meglio se a fondo spesso) del diametro di 10/12 cm e spennellatelo con un filo di burro. Versate al centro del pentolino un mestolino di preparato, e lasciate che si espanda da solo: quando il pancake sarà dorato, giratelo sull’altro lato per mezzo di una spatolina, come se fosse una crepe o una frittata, quindi fate dorare a sua volta anche l'altro lato e dopodichè saranno pronti. Appena tolti i pancakes dalla padella, poggiateli su di un piatto, impilateli uno sopra l'altro (in tutto dovrebbero formarsene all'incirca 12, quindi 3 a testa) e serviteli caldi e cosparsi di zucchero a velo e sciroppo d’acero. 

enjoy

Love V.














lunedì, ottobre 22, 2012

Sempre ad Ottobre sempre su Londra

Ottobre, notte insonne, tempo per scrivere.
Oggi ho letto un articolo, in un giornale di grande tiratura worldwide, un articolo come tanti, in cui il giornalista vive all'estero e dispensa consigli su come prepararsi all'esperienza dell' emigrazione.
Difficile celare la mia posizione a riguardo,viaggiate gente viaggiate, trasferitevi e se potete rimaneteci! 
Ho trovato, pero' di fatto l'articolo pieno di luoghi comuni e di qualunquismo tanto da domandarmi se lo scrittore stesse raccogliendo info su uno di quei vili siti dove qualsiasi bradipo pantofolaio puo' vestire i panni di un avventuroso reporter del national geographic; o se davvero aveva mai vissuto in quella citta' che, guarda un po', era proprio la "mia" Londra.
L'articolo si configurava e definiva dallo stesso giornalista un "test d'ingresso" per tutti i probabili cittadini british to be. ______(questo segno dovreste leggerlo come il suono del pulsante dei giochi televisivi che segnala la risposta sbagliata) dicevamo _______wrooong!! : You can not, or MUST not mettere un test d'ingresso sulla piu' aperta e libera citta' del mondo. Londra e' sorprendente, sconvolgente, piena di contraddizioni, imprevedibile. Il test d'ingresso dovrebbe essere -respiri?-si.-benvenuto a Londra, ora veditela tu con la citta'.

Vi elenco i 3 segretissimi e brillanti consigli che dava la visionaria giornalista nel suo prezioso e originalissimo manuale di navigata viaggiatrice, pioniera di nuove scoperte su sconosciute culture:
1 imparate a reggere l'alcol della birra
2 rassegnatevi alla moquette e al freddo
3 a londra non si usa il bidet.

Quali impensabili segreti a noi poveri uomini, essa rivela di una terra tanto lontana dagli usi e i costumi bizzarri e nefasti che i celti iniziarono....una decade fa. Ma dai, possibile che vanity fair pubblica un' articolo nell'ottobre 2012 in cui la giornalista dice, attenti Italiani se volete trasferirvi a Londra dovete sapere che si beve birra, fa freddo,in casa c'e' la moquette per terra e in bagno non c'e' il bidet. 

Naturalmente di seguito questo bradipo scrivera' un piccolo capitolo della propria -London lonely planet guide-. Io (bradipissima pantofolaia) a chi volesse trasferirsi a Londra Direi di mantenersi aperti ma allo stesso tempo rigorosi, calzante esempio e' quello della lingua, bisognera' infatti esercitare l'orecchio ad imparare a capire l'inglese universale, quello parlato con tutti gli accenti di tutte le lingue del mondo, di riuscire pero',con i tassisti(una delle poche testimonianze piu' popolose delle tribu' celtiche ancora in vita insieme a pochi altri inglesi presenti nella capitale), a parlare un inglese quanto piu' british possibile altrimenti si rischia di non essere capiti. 
Direi di non guardare mai per terra ma di godersi lo spettacolo dei grattacieli di Bank e di Canary Warf, i palazzi bianchissimi con le ringhiere nere e il verde curatissimo di West London,e le case di mattoni rossi che danno sul Tamigi dei vecchi docks a Wapping, direi che il tower bridge visto col naso all'insù da le vertigini. 
Direi di non salire mai sulla ruota di London eye, Londra si vive per strada, sempre. 
Direi che non e' vero che per viverci devi essere ricco ma che se possiedi un pizzico di nomadismo e uno stomaco forte puoi essere un perfetto londoners con pochissimi pounds avere sempre un tetto sulla testa, la pancia piena e in piu' ci guadagni un sistema immunitario a prova di flue! 
Direi che uno, alla fine ci fa l'abitudine a non usare il bidet, il mio qui in Italia dopo mesi di inattivita'si e'dovuto reinventare, poverino, e ha trovato nuovo uso: e' una fontana che sgorga a comando acqua potabile sempre fresca e pulita, i miei cani adorano il bidet!
Direi che nonostante io preferisca progettare interni piu' che contemporanei, adoravo la sensazione che mi dava scendere dal letto nelle mattine d'inverno e non avere i brividi che salivano dalla pianta del piede su per la schiena per il pavimento ghiacciato. 
Direi che a Londra si, fa freddo, ma ci sono delle mattine a Maggio o fine Aprile in cui la luce del sole scalda e illumina come mai altrove e i parchi brulicano di giovani, e di rado succede di vedere alla fine della giornata, bottiglie di plastica o tubi di crema solare lasciati fuori dal cestino del riciclo.
Direi di visitare il V&A ogni volta che si ha un momento libero, di fare shopping a Spitafield Market il giovedì, a Portobello Road il sabato e a Columbia Road la domenica. 
Direi di mangiare il fish&chips dalla bancarella sotto al London Bridge, proprio di fianco a Borough Market e di mangiare cinese al 15 Broadwick Street, in Soho. 
Direi di provare le scrambled eggs con la benedict sauce almeno una volta nela vita, e correre da Tower Hill fino alla Tate Modern costeggiando il Tamigi tutti i giorni.
Direi di adottare un cane,e portarlo sempre in giro con se, con un cane Londra acquista un'altra prospettiva.
Direi di vivere al north/west ma di divertirsi ad est passando per il centro solo quando si ha nostalgia di casa, e' li infatti che sempre troverete turisti italiani, che emanano un italianita' talmente forte da riempire fino alla nausea il vuoto della nostalgia tipica dell' emigrato. 
Direi di frequentare tanti amici di tutte le provenienze,Londra garantisce l' opportunita' di conoscere e vedere gli usi e i costumi di decine e decine di altri paesi, molti di piu' di quanto ci e' dato conoscere potendo viaggiare una volta all'anno o forse neanche quella. 
Infine, A chi sta pensando di trasferirsi nella capitale britannica direi soprattutto di pensarci bene, perche' se non sei pronto ad una relazione che durera' tutta la vita, non sei pronto a conoscere Londra. 


lovin' V.














 
 
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